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Il Molinello - Agriturismo nelle Crete Senesi

RAGGI E MOZZI




CONSIGLI PER ANDARE IN BICI QUANDO FA CALDO

Pedalare in estate sembrerebbe essere una sofferenza ma, invece, con piccoli accorgimenti, andare in bici può diventare una piacevole attività

 

Poiché il corpo umano è composto per circa il 60% di acqua, non dovrebbe sorprendere che sia necessario idratarlo anche quando si segue un percorso in bici.

I team professionisti prendono molto seriamente l’idratazione e durante le gare a tappe o nel corso di duri carichi di allenamento pesano giornalmente i corridori prendendone campioni di urina per monitorarne la condizione.

Chi si sta allenando, oppure sta correndo una competizione a tappe, potrebbe compromettere le sue prestazioni se non beve abbastanza acqua, limitando i vantaggi degli allenamenti svolti e allungando i tempi di recupero.

Le cause del calo di prestazioni in bici

Gli studi hanno dimostrato che le perdite di liquidi sorprendentemente basse possono influenzare significativamente la capacità di andare in bici.

Un calo del peso corporeo del 2% a causa della sudorazione (per esempio 1,6 kg per un ciclista di 80 kg) ridurrà sensibilmente le prestazioni, una diminuzione del 4% ridurrà la capacità di lavoro muscolare mentre con un calo 5%, lo shock da calore potrebbe diventare un problema e la prestazione scenderà fino al 30%.

Se si arriva al 7% si possono avere delle allucinazioni e, al 10%, siamo a rischio di collasso circolatorio, colpo di calore e persino di morte.

Le ragioni fisiologiche delle minori prestazioni in bicicletta dovute alla disidratazione sono:

• Riduzione del volume del sangue

• Diminuzione del flusso sanguigno cutaneo

• Diminuzione della quantità di sudore

• Diminuzione della dissipazione del calore

• Aumento della temperatura interna

• Aumento del tasso di utilizzo del glicogeno muscolare

• Diminuzione della funzione digestiva

Monitoraggio dell’idratazione

Consigliamo di pesarsi giornalmente per monitorare, soprattutto se si è già abbastanza magri, improvvise e significative cadute di peso che richiederanno probabilmente di aumentare l’assunzione di liquidi.

Bere molto ogni giorno per mantenersi idratati

I consigli per andare in bici quando fa caldo

Vita da Ciclista Giugno 24, 2019

I consigli per andare in bici quando fa caldo

Poiché il corpo umano è composto per circa il 60% di acqua, non dovrebbe sorprendere che sia necessario idratarlo anche quando si segue un percorso in bici.

I team professionisti prendono molto seriamente l’idratazione e durante le gare a tappe o nel corso di duri carichi di allenamento pesano giornalmente i corridori prendendone campioni di urina per monitorarne la condizione.

Chi si sta allenando, oppure sta correndo una competizione a tappe, potrebbe compromettere le sue prestazioni se non beve abbastanza acqua, limitando i vantaggi degli allenamenti svolti e allungando i tempi di recupero.

Le cause del calo di prestazioni in bici

Gli studi hanno dimostrato che le perdite di liquidi sorprendentemente basse possono influenzare significativamente la capacità di andare in bici.

Un calo del peso corporeo del 2% a causa della sudorazione (per esempio 1,6 kg per un ciclista di 80 kg) ridurrà sensibilmente le prestazioni, una diminuzione del 4% ridurrà la capacità di lavoro muscolare mentre con un calo 5%, lo shock da calore potrebbe diventare un problema e la prestazione scenderà fino al 30%.

Se si arriva al 7% si possono avere delle allucinazioni e, al 10%, siamo a rischio di collasso circolatorio, colpo di calore e persino di morte.

Le ragioni fisiologiche delle minori prestazioni in bicicletta dovute alla disidratazione sono:

• Riduzione del volume del sangue

• Diminuzione del flusso sanguigno cutaneo

• Diminuzione della quantità di sudore

• Diminuzione della dissipazione del calore

• Aumento della temperatura interna

• Aumento del tasso di utilizzo del glicogeno muscolare

• Diminuzione della funzione digestiva

Monitoraggio dell’idratazione

Consigliamo di pesarsi giornalmente per monitorare, soprattutto se si è già abbastanza magri, improvvise e significative cadute di peso che richiederanno probabilmente di aumentare l’assunzione di liquidi.

Bere molto ogni giorno per mantenersi idratatI

mantenere livelli di idratazione ottimali e quindi pedalare con più facilità.

Monitorate i livelli di idratazione, bevete 2-3 litri di liquidi al giorno, che stiate pedalando o no. I succhi di frutta e verdura, le bevande per lo sport e l’acqua sono essenziali per raggiungere questo obiettivo, ma le bevande alcoliche, tè, caffè e bibite ad alto contenuto di zucchero sono sconsigliate.

Come comportarsi prima di una pedalata?

Se avete monitorato e mantenuto l’idratazione quotidiana, non dovrebbe esserci bisogno di bere eccessivamente la sera prima o nelle ore che precedono la corsa.

Nelle due ore che precedono una lunga uscita, una dura sessione di allenamento o una gara, sorseggiate 500-750 ml di bevande sportive isotoniche per garantire un’idratazione ottimale e riserve energetiche sufficienti.

Quanto bere in bici

Il modo migliore per ottenere una stima della quantità di liquidi che è necessario bere è quello di eseguire un test del sudore di 60 minuti.

Idratatevi bene durante il giorno e pesatevi. Fate poi una uscita a normale intensità agonistica per 60 minuti e non bevete. Non appena arrivate a casa, spogliatevi, asciugatevi e pesatevi di nuovo. La differenza tra i due pesi in grammi equivarrà alle perdite totali di fluido in millilitri. Ovviamente i risultati variano a seconda delle condizioni climatiche e dell’intensità di guida e potreste dover eseguire diversi test per ottenere una serie di letture, e questo vi darà un livello medio di perdita. La maggior parte dei corridori in genere perde fra i 500 e i 1.000 ml all’ora.

 

EFFETTO STRADE BIANCHE

L’Eroica è una cicloturistica d’epoca nata nel 1997 per riproporre il ciclismo del mito e per la salvaguardia delle ultime strade bianche. Dopo le prime edizioni, frequentate da un ristretto gruppo di collezionisti e vecchi appassionati, L’Eroica ha cominciato la sua crescita in termini di successo mediatico e di partecipanti. Dal 2007 ha conquistato anche il massimo ciclismo mondiale, ed ecco già pronta la nuova edizione per professionisti, in programma il 3 marzo 2012.
Il fascino di questa corsa è davvero unico al mondo. Sulle colline della provincia di Siena, attraversando il chianti ma soprattutto le crete senesi (con la mitica strada di Monte Sante Marie) l’Eroica fa rivivere il mito del vero ciclismo eroico, dai primi pionieri della bicicletta ai tempi dei grandi campioni come Gino Bartali e Fausto Coppi.
La caratteristica principale dell’Eroica sono le strade “bianche” o “sterrate”, sulle quali i corridori sono davvero protagonisti di una sfida di altri tempi.
In attesa dell'Eroica il 7 Ottobre 2012 intanto gustiamoci il ciclismo su strade bianche con le 14 squadre di professionisti che il prossimo 3 Marzo si daranno battaglia tra polvere e fango!
 

 

Il Sentiero della Bonifica: in Bici lungo il Canale Maestro della Chiana

Il sentiero ciclopedonale del Canale Maestro della Chiana unisce Arezzo con Chiusi. Si tratta di un percorso di circa 62 km attrezzato e protetto per chi viaggia lentamente, in bici o a piedi. L’antica strada utilizzata per la manutenzione del canale e delle chiuse costituisce infatti un tracciato naturale privo di dislivelli e particolarmente adatto ad un turismo sportivo familiare, ideale da integrare col trasporto ferroviario che serve la Val di Chiana tra Arezzo e Chiusi.
Oltre ai contenuti storici e paesaggistici questa pista ciclabile che attraversa tutta la Val di Chiana si identifica per una forte caratterizzazione turistica nel senso della piena fruibilità, così come avviene per le piste ciclabili europee destinate a chi viaggia senza fretta utilizzando la bici come mezzo per vivere pienamente il territorio. L’altimetria decisamente piatta la rende adatta a viaggi per famiglie con bambini. In poche parole la Toscana dai profili collinari e montuosi che generalmente richiede gambe abituate ai cambi di pendenza, si distende e diventa amica anche di ciclisti non necessariamente allenati. La ciclopedonale del Canale Maestro della Chiana è anche un’occasione per entrare in contatto diretto con luoghi e persone che raccontano il territorio con importanti produzioni come vino, olio e frutta. Seguendo la ciclabile si scoprono cantine, piazze, frantoi, artigiani ignorati dalle rotte tradizionali del turismo. Si tratta di una sorta di via preferenziale verso il cuore di una valle frequentata ma sconosciuta da chi l’attraversa in auto o in treno, verso una Toscana tutta da scoprire e da vivere.